“Our Common Future”
Nel 1987, Gro Harlem Brundtland, presidente della Commissione mondiale su Ambiente e Sviluppo, presenta il rapporto “Our common future”. All’interno venivano delineate una serie di criticità sulle quali si riteneva necessario agire per favorire uno sviluppo positivo del pianeta. Le principali problematiche facevano riferimento allo squilibrio sistematico tra alcune zone della Terra: la condizione di povertà del sud e i modelli di consumo non sostenibili del nord. Le azioni per fronteggiare queste sfide hanno dato forma ad una strategia attuativa chiamata “Sustainable development” tradotto in italiano “sviluppo sostenibile”. La definizione fornita nel 1987 è valida ancora oggi e recita: “Lo sviluppo sostenibile è quello sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri”.